<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%>Isole di Capo Verde: turismo fai da te di Anna e Alberto - Caboverde , Cabo Verde, Capoverde

Lavoro a Capo Verde


foto di Roberto e Patrizia

La presente pagina riflette unicamente l’esperienza dei suoi autori.
Non vuole essere didascalica né ha la pretesa di esaurire un argomento che è largamente soggettivo e opinabile.

Se, nonostante le avvertenze che seguono (assolutamente da leggere), siete ancora interessati ad un Lavoro o ad una Attività Commerciale a Capo Verde, potete consultare gli

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    Una premessa
    Nessuno è razzista, pochi sono xenofobi ma tutti siamo un po’ presuntuosi. Spesso pensiamo di saper fare le cose meglio degli altri.
    Ricordiamo, in questa sede, che il fatto di provenire dal mondo occidentale, dal mondo "civile", di avere la pelle bianca e una cultura e un’istruzione, in genere, superiore, non ci permette come per incanto di improvvisarci in mestieri e in occupazioni che non conosciamo.
    Capo Verde (e i Paesi in Via di Sviluppo in genere) sono strapieni di gente che si è improvvisata imprenditore edile, albergatore, ristoratore ecc.
    I risultati sono stati, quasi sempre, disastrosi: sfruttamento della popolazione locale, errori gestionali e fallimento imprenditoriale.


    Lavoro Dipendente
    È bene innanzitutto sgomberare il campo dalle illusioni:
    -nessuna possibilità di trovare lavoro come dipendente se non nelle strutture turistiche di Sal e Boavista (dove, in breve, vi troverete a vivere come in Italia).
    Se questa è la vostra aspirazione, il lavoro a Capo Verde dovrete cercarlo… in Italia. Andrete in diverse agenzie turistiche, farete incetta di cataloghi e depliants e cercherete di contattare tour operators e strutture ricettive …
    -Come dipendente, in altri settori invece, entrereste in concorrenza con i capoverdiani che si accontentano di stipendi di 150/200 euro al mese. Quindi: nessuna speranza.


    Lavoro Autonomo
    Anche un lavoro autonomo, benché qualificato, non offre molte prospettive.
    C’è, è vero, necessità di idraulici, elettricisti, maestranze edili, tecnici elettronici, medici, meccanici, ingegneri, architetti ecc. veramente capaci, ma si tratta, spesso, di settori che non assicurano (ancora) una continuità di domanda.
    Soprattutto al costo della vita (standard europei o quasi) non corrispondono introiti analoghi.


    Una Attività a Capo Verde
    Diverso il discorso di mettere su un’attività autonoma che potrebbe essere quella di un albergo, di un B&B, di un ristorantino o di un negozietto.
    Sinceramente non vediamo altre possibilità che quelle nel settore turistico.
    In questo caso dovrete però fare i conti con una “realtà da terzo mondo” (avete chiaro cosa significa?) e vivere, probabilmente, a livelli nettamente inferiori a quelli a cui siete abituati.

    Nel caso in cui questa sia la strada che avete scelto avrete un percorso obbligato:

    *sceglierete l’isola e, contemporaneamente (o quasi) il tipo di attività.
    Per farlo dovrete conoscere il Paese, vedere coi vostri occhi, valutare le opportunità e le probabilità di successo della vostra iniziativa.
    Non potrete farlo per interposta persona.
    Nessuno può darvi questo tipo di assicurazioni, meno che mai in un paese del “terzo mondo”.
    Dovrete quindi fare un lungo viaggio (o più d’uno, magari più brevi) e venire a vedere la realtà del Paese.
    Visiterete tutte le isole, completamente diverse una dall’altra (vedi Breve descrizione delle Isole di Capo Verde) e deciderete dove vale la pena di provare.

    *Non comprerete casa, per il momento.
    La prima scelta potrebbe rivelarsi sbagliata e vi trovereste con fastidiose “radici” nella prospettiva di un ulteriore trasferimento.
    Sceglierete un interlocutorio affitto trovando una sistemazione che riesca, in misura almeno minima, a soddisfare le vostre esigenze.
    Una volta che la vostra scelta sarà consolidata, che avrete deciso che quello è proprio il posto in cui volete vivere la vostra vita, solo allora, potrete procedere con calma e serenità ad un acquisto immobiliare (vedi Comprare Casa e Investimenti Immobiliari ).
    Né vale la considerazione che l’acquisto di un immobile “è sempre un investimento”: in Paesi come Capo Verde, più spesso si tratta di una vera e propria scommessa. I flussi turistici cambiano: ben lo sanno i tour operators, alla perenne ricerca di nuove mete.

    *L’attività dovrete impiantarla e gestirla in proprio. Pena il fallimento dell’iniziativa.
    Avrete quindi necessità di dedicarle tutto il vostro tempo; non potrete pensare che siano altri a fare il lavoro mentre voi siete occupati (o riposate) in Italia.
    Nel vostro primo approccio sentirete i nostri compatrioti magnificare i propri successi. Valutateli per quello che sono. Spesso nascondono cocenti disagi. L’offerta di seguire per voi un progetto o curare l’amministrazione dei vostri interessi a Capo Verde dovrà essere valutata attentamente e criticamente e, quasi sempre, declinata.

    Forme Societarie
    Sceglierete quindi il tipo di società adatto per la vostra Attività tra la:
    -Società Individuale (Sociedade Unipessoal) e la
    -Società per Quote (Sociedade por Quotas).
    È prevista anche una Società Anonima (Sociedade Anonima) molto più costosa e restrittiva.

    Società Individuale (Sociedade Unipessoal).
    Benché non esista (pare) alcuna norma che lo prevede, alcuni Comuni (Camara Municipal) negano la successiva Licenza (Alvarà) a cittadini stranieri che non siano in possesso della Residenza a Capo Verde).
    Quindi, nel caso che abbiate costituito una azienda individuale dovrete (quasi sempre) richiedere la Residenza per ottenere la Licenza e iniziare l’Attività.

    Società per Quote (Sociedade por Quotas)
    Per tale tipo di Società il Capitale Sociale minimo previsto dalla Legge è di 200mila escudos capoverdiani (equivalenti al momento a 1814 euro).
    Il nostro consiglio è quello di stabilire un Capitale Sociale di 300mila escudos in quanto (in barba alla legge) qualche Camara Municipal pretende tale somma di Capitale Sociale per rilasciare successivamente la Licenza.

    Se deciderete per questo tipo di Società dovrete:
    -redigere uno statuto e procedere alla costituzione della Società con Atto Pubblico indicando alcuni elementi indispensabili come: Capitale Sociale, numero e valore delle quote, nome dei soci, la divisione delle quote fra i Soci, nomina del Gerente* (l’Amministratore) ecc.;
    -versare in contanti il 50% del Capitale Sociale sottoscritto, presso una Istituzione Bancaria locale.

    *Merita spendere qualche parola sulla figura del Gerente (Amministratore) che può essere un Socio o no e che rappresenta la Società nei confronti di terzi. Naturalmente potrà essere sostituito, in qualsiasi momento dall’Assemblea dei Soci.
    Anche in questo caso alcuni Comuni negano la possibilità di ottenere Licenze a Società di cui sia Gerente un cittadino straniero che non sia in possesso della residenza a Capo Verde.
    Quindi, anche nel caso che abbiate costituito una Società di cui volete essere il Gerente, dovrete (quasi sempre) richiedere la Residenza per ottenere la Licenza e iniziare l’Attività.

    Difficile,comunque, che riusciate a fare tutto da soli.
    Probabilmente impazzireste a furia di correre da un ufficio all'altro ed essere invitati a ripassare all'indomani perché il Funzionario “não se encontra” (in Italiano: non c’è).
    Molto meglio che facciate svolgere tutte le pratiche ad un Avvocato del posto (non chiedeteci mai a che avvocato rivolgervi: è l’unica indicazione che rifiuteremo sempre di darvi).

    L’Avvocato
    Possiamo solo dirvi che, anche per quanto riguarda gli avvocati, Capo Verde è un “Paese in Via di Sviluppo”.
    Chiedetegli di darvi, per iscritto, un preventivo che preveda, nel dettaglio i compiti che dovrà assolvere (possibilmente dovrà comprendere tutto l’iter, dalla Costituzione della Società al rilascio della Licenza – in tal caso dovrà esserci scritto che pagherete il saldo quando sarete effettivamente in grado di aprire l’attività!).
    Cercate di limitare al minimo l’anticipo che senz’altro vi verrà richiesto immediatamente.
    Se l’avvocato a cui vi rivolgerete è uno Studio Associato, pretendete di parlare con il responsabile dello Studio (di solito è l’avvocato anziano con più esperienza). Saprete in tal modo, sempre, a chi fare riferimento e non resterete in balia di giovani praticanti inesperti.
    Una volta incaricato l’avvocato non pensate minimamente di poter tornare il Italia e lasciare a lui tutte le incombenze. Molto meglio che restiate a seguire la pratica sino al suo esito finale. Se tornerete in Italia e tenterete di mantenere i contatti per telefono, fax o e-mail avrete poche speranze di successo in tempi brevi e, probabilmente per risolvere piccoli problemi (del tipo: mettere una firma) dovrete ritornare più volte.
    Una volta aperta l’attività avrete bisogno di un Commercialista (altra attività in Via di Sviluppo a Capo Verde).

    Il Commercialista
    Assicuratevi (magari tramite il vostro avvocato ) che si tratti di un Commercialista Abilitato.
    Nonostante le vostre cautele ne cambierete, probabilmente, almeno un paio prima di trovare quello giusto.
    Fatevi dare sempre le ricevute per le somme che gli anticipate (soprattutto quelle dei versamenti fiscali e obbligatori).

    Buoni siti da consultare (naturalmente in Portoghese ) sono:
    http://www.portugalcaboverde.com/item2_detail_cv.php?id=213&id_page=147&id_channel=#
    e
    http://www.td.cv/negocios/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1



    Tempo fa ad una giornalista che ci chiedeva:

    -“Che cosa consigliate a chi vorrebbe seguire le vostre tracce?”
    Rispondevamo:
    “Di ponderare bene il passo. Di misurare le proprie forze.
    Quasi sempre si sa che cosa si desidera o da cosa si fugge.
    Quasi mai ci si chiede a cosa si è disposti a rinunciare, di quello che abbiamo. È purtroppo vero quello che diceva un saggio indiano: “voi occidentali siete troppo attaccati alle cose!”. Prendiamone atto.
    L’esperienza pregressa, di viaggio, in altri paesi (anche del terzo mondo) è utilissima, quasi indispensabile.
    In assenza di questo requisito bisogna procedere per piccoli passi. Una vacanza (almeno due o tre settimane), poi un’altra, poi un’altra ancora, in diversi periodi dell’anno. Parlare con chi nel paese vive (non solo con i propri compatrioti che, anche se disperati, magnificheranno i propri successi).
    Le isole di Capo Verde (quelle abitate sono nove) sono diversissime una dall’altra: quindi scegliere con cura la propria destinazione. Non fare l’errore di acquistare affrettatamente una casa (o un terreno per costruirla) allettati dai prezzi accessibili. Lasciarsi, sino a quando non si è sicuri della scelta, un ampio margine per il ritorno.”

    A distanza di tempo siamo dello stesso identico avviso! .